La razza è molto antica ed esistono due teorie affascinanti circa la loro origine. Secondo la prima corrente di pensiero, la razza fu portata in Francia intorno al 1100 D.C. a bordo di navi mercantili provenienti dalla Turchia e dal lontano Iran.
Sembra infatti che questi gatti originari delle antiche zone fredde e montuose del medio-oriente avessero sviluppato il loro folto mantello, per resistere alla durezza di quei climi rigidi.
Secondo l'altra teoria, legata al mito dei Cavalieri Templari, sembra che proprio i cavalieri cristiani al ritorno dalla Terra Santa, avessero portato con loro questi gatti fermandosi e rifocillandosi presso “La Grande Chartreuse”, un famoso monastero sito nel Massiccio Centrale francese. Le prime annotazioni scritte riguardanti la razza, risalgono al XVIII secolo grazie all’operato del naturalista francese Leclerc che nel suo libro Histoire Naturelle, menzionò il Certosino con il nome di “Gatto di Francia”.
Negli anni a cavallo tra il 1960 ed il 1970, la selezione della razza subì ad opera di alcuni allevatori (allettati dalla volontà di migliorare alcune caratteristiche di razza come occhi e struttura) un processo di ibridazione con il Persiano ed il British Blue Shortair, contaminando lo standard di razza. Solo nel 1977 grazie all’impegno di Jean Simonnet, presidente del Club du Chat des Chartreux, i gatti Certosini ritrovarono la riconoscibilità della loro razza originaria e la FIFE (Federation International Feline) stabilì la diversificazione e la separazione delle razze, proibendone l’ibridazione.
Ci piace inoltre ricordare che il Certosino è un gatto naturale e non frutto di incroci.